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Giovanni Falcone, il racconto degli agenti dell’Fbi: “A Palermo si sentiva braccato, in Usa stava meglio”

“Giovanni Falcone era una persona straordinaria. Mi ricordo che quando parlava in italiano aveva questo accento marcato siciliano, inconfondibile. Ogni volta che arrivava negli States, organizzavamo per lui una protezione, ma ci diceva: per favore non voglio che gli agenti mi stiano vicino, voglio essere un po’ libero, perché qui non mi conosce nessuno”. A […] L'articolo Giovanni Falcone, il racconto degli agenti dell’Fbi: “A Palermo si sentiva braccato, in Usa stava meglio” proviene da Il Fatto Quotidiano.

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