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‘Ndrangheta in Emilia, figlie (e sorelle) nel nome del padre: così le donne portavano avanti gli affari del clan

La recente sentenza del 14 ottobre (giudice Roberta Malavasi), che condanna in primo grado Rosita Grande Aracri a 7 anni e 2 mesi di carcere per il reato di appartenenza ad associazione mafiosa, rappresenta un altro duro colpo inferto alla famiglia Grande Aracri e alla cosca che aveva come epicentro Reggio Emilia. Scrive la SISCO […] L'articolo ‘Ndrangheta in Emilia, figlie (e sorelle) nel nome del padre: così le donne portavano avanti gli affari del clan proviene da Il Fatto Quotidiano.

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